
Ho iniziato adesso a risfogliarlo per trarne spunti preziosi per arricchire la nostra Parmateca. Troppo tardi per fargli leggere questi articoli, ma un sentito e sincero omaggio a un grande innamorato e divulgatore di Arte: Pier Paolo Mendogni. Il libro “I salami dell’ Antelami, i cieli del Correggio”
(edito da Diabasis) è una sequenza di articoli, brevi ma densi come un piccolo saggio. Ci sono dentro tanti tesori, visti – come recita il sottotitolo – attraverso “lo stupore dell’arte a Parma”.
Si parte da Benedetto Antelami, e da quel Battistero che è “un unicum impareggiabile, che non ha eguali nella prima metà del tredicesimo secolo”. Un gigante dell’arte di cui avremo modo di parlare più volte, nella costruzione di questa Parmateca. I salami del titolo ci portano ora ai Mesi, che sono un inno all’operosità e che ci mostrano come “con lavoro e fatica l’uomo si riscatta dalla colpa di Adamo”. Quasi una enciclopedia di marmo dell’economia rurale del Medioevo.
Un progetto non terminato (insieme ai Mesi ci sono infatti solo due stagioni e mancano estate e autunno), che ha portato con sè anche il rompicapo della loro collocazione all’interno del meraviglioso Battistero di Parma.
Per saperne di più: Il ciclo dei mesi – Arte, fede e cultura agricola (Pier Paolo Mendogni) – Benedetto Antelami – Battistero e Medioevo